24 Ottobre 2019
Articolo di Alessia Strinati
Un’infermiera del reparto di pediatria del Medical Center di St. Luke a Meridian, in Idaho, Stati Uniti, si è sottoposta al trapianto, un intervento di 14 ore, per salvare la vita a uno dei suoi piccoli pazienti, Cole Carter.
La donna conosce Cole da quando aveva appena 2 mesi di vita. Purtroppo al piccolo era stata diagnosticata una atresia biliare, una malattia rara, ma comune nei neonati, in cui i dotti biliari sono bloccati. Una malattia che non permette alla bile di fluire nell’intestino così da accumularsi nel fegato e da causare gravi danni. Da qualche settimana lottava tra la vita e la morte e il trapianto di fegato era diventato ormai urgentissimo.
Sarah Harris, ha deciso di tentare: si è fatta tutte le analisi del caso e ha scoperto di essere compatibile con il bambino, così ha deciso di dargli una mano. Con il passare dei mesi le sue condizioni erano peggiorate, non si trovava un donatore e la disperazione negli occhi dei genitori aumentava. L’infermiera era sempre stata vicina alla famiglia del bimbo di appena 7 mesi, così ha preso la decisione: «Meritava di vivere e l’ho fatto», ha spiegato, come riporta il Daily Mail.
L’infermiera si è sottoposta all’intervento, poi è stato fatto il trapianto su Cole. Ci sono state anche delle complicazioni, il bimbo è stato tenuto per un mese in terapia intensiva, fino a quando le sue condizioni non sono migliorate. Oggi il piccolo ha poco più di un anno e sta bene, a casa con i suoi genitori nella speranza di poter iniziare a vivere una vita come quella degli altri bimbi. La storia del piccolo Cole viene raccontata giorno dopo giorno sulla pagina facebook Cole’s Liver Adventure